Quando c’è da realizzare un progetto che poi andrà stampato è essenziale sin da subito stabilire il formato ideale per il nostro lavoro. Esistono formati di stampa standard ma è possibile anche idearne uno nuovo, in questo caso è bene sapere sin dall’inizio che un formato personalizzato ha dei costi decisamente più alti.

La normativa internazionale

Esiste una normativa internazionale denominata ISO 216 che classifica i diversi formati della carta in base alle dimensioni del foglio. Tutti i paesi europei (negli Usa e in Canada vige il formato Letter) fanno riferimento a questa normativa, così in fatto di formati di carta gli stati della UE parlano la stessa lingua. I formati standard nascono da una suddivisione del foglio denominato A0 senza materiale di scarto e vengono identificati appunto con una “A”. Vediamo quali sono.

Leggi anche: Volantini pubblicitari: scegliere formato ideale e grammatura

Formati stampa standard

Un foglio di carta della dimensione di 1 m² equivale a un foglio A0, e da qui sono realizzati tutti i successivi tagli della carta dal più grande (A0) al più piccolo (A10). Quello più conosciuto è il formato A4, quello della carta da stampante classica; quello di un block-notes ad esempio è un A5. I formati più grandi come A0, A1 e A2 sono generalmente usati in centri grafici o per il disegno tecnico, cartografie e manifesti o fogli da lavagna. L’A3 è il formato del diploma di laurea, dei disegni o degli spartiti; l’A6 è quello delle cartoline e delle agende da borsetta; l’A7 invece è il formato dei biglietti di auguri, dei calendari tascabili; infine il formato A8 è quello dei bigliettini da visita.

Ecco i formati di carta per la stampa standard con relative misure in millimetri:

formati stampa A0-A10

A4 = 210 X 297
A3 = 297 X 420
A2 = 420 X 594
A1 = 594 X 841
A0 = 841X1189
A5 = 148 X 210
A6 = 105 X 148
A7 = 74 X 105
A8 = 52 X 74
A9 = 37 X 52
A10 = 26 X 37

Le serie complementari

Alla serie “A” si affiancano le categorie complementari come B e C. I formati “B”, qui si va da B0 (1000 x 1414 mm) a B10 (31 x 44 mm), sono molto usati in editoria. Ad esempio un libro viene stampato in un formato B5 (176 x 250 mm), una locandina o un poster nei formati B0, B1 (707 x 1000 mm) o B2 (500 x 707 mm). La serie “C”, che va da C0 (917 x 1297 mm) a C10 (28 x 40 mm), viene utilizzata per indicare e realizzare le buste da lettera o postali.

Stampa fotografica classica e digitale

Entriamo nel mondo della stampa fotografica che si può dividere in stampa classica e stampa digitale. Le fotografie realizzate con macchine a pellicola o con reflex digitali hanno un formato classico che corrisponde al rapporto 2:3 (standard tradizionale). Tra questi formati i più comuni sono 10×15 e 13×18 (ma esistono anche 9×13, 15×21, 20×30). Le fotocamere digitali compatte utilizzano il rapporto 4:3 (visione su schermo), in questo caso il formato di stampa è 10×13 o 11×15, 13×17, 15×20 o 20×27. Per ingrandimenti o poster va considerata però anche la risoluzione in cui si scatta per evitare problemi nella stampa.

Leggi anche: Tipografia: cosa fa e la sua evoluzione fino ad oggi

Scopri il servizio Tipografia di Olly Services e contattaci per avere consigli personalizzati e ulteriori informazioni

 

Errore: Modulo di contatto non trovato.